domenica 13 febbraio 2011

Orientarsi tra i tipi di conto.

Le banche italiane offrono svariati e moltissimi conti correnti, ma i più diffusi sono i seguenti.

Conti ordinari

I cosiddetti "conti a consumo", in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate: più operazioni si fanno più si spende.


Conti in convenzione


Ovvero i conti che beneficiano di sconti ed agevolazioni grazie ad accordi precisi con determinate categorie di clienti.


Conti a pacchetto


Caratterizzati da un canone che può comprendere anche altri servizi, quali cassette di sicurezza, assicurazioni e gestione del risparmio. I conti a pacchetto si distinguono in conti "con franchigia", in cui il canone include un numero limitato di operazioni gratuite, e conti "senza franchigia", in cui è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite.

Valutare i costi.

Ongi conto corrente è caratterizzato, per ciò che riguarda i costi, da una parte fissa e da una parte variabile.


I costi fissi


Non dipendono da quanto e da come si utilizza il conto. I principali sono il canone annuo del conto corrente, i canoni legati ad eventuali carte di pagamento, le imposte di bollo, le spese per l'invio delle comunicazioni al cliente. Il canone annuo include spesso anche un certo numero di operazioni.


I costi variabili


Dipendono dal numero e dal tipo di operazioni che si fanno ( ad esempio: prelievo di denaro con la carta di addebito, incasso assegni). Ecco i principali costi variabili da considerare con molta attenzione quando si sceglie un c/c:




  1. spese per la registrazione sul conto di ogni operazione;

  2. commissione per l'esecuzione dei singoli servizi;

  3. spese di liquidazione periodica, ogni volta che la banca calcola gli oneri e gli interessi;

  4. interessi e altri oneri in caso di scoperto.


Per offrire un utile parametro di valutazione dei costi, nel Foglio Informativo del conto corrente la banca fornisce l' Indicatore Sintetico di Costo (ISC), che stima il costo del conto corrente sulla base di uno o più profili di operatività standard. La chiusura definitiva del conto è senza spese e senza panalità.

Scegliere il conto: porsi alcune domande.

Apro il conto per esigenze della famiglia o solo per esigenze personali?


Più sono le persone che utilizzano il conto, più saranno le operazioni che probabilmente verrano effettuate.


Quante operazioni penso di effettuare al mese?


Al crescere del numero di operazioni aumentano i costi variabili, se il contratto li prevede.


Voglio un conto on-line o preferisco andare direttamente allo sportello?


Utilizzare il conto attraverso internet comporta generalmente costi minori per il cliente, ma richiede anche più attenzioni per poter operare con la massima sicurezza senza subire frodi. E' importante chiedere alla banca quali acutele adottare e consultare la pagina dedicata alla sicurezza sul sito internet.


Utlizzerò la carta di debito per pagamenti o prelievi?


Utilizzare la carta di debito come strumento di pagamento dei propri acquisti (con i POS) generalmente non comporta spese per il cliente. Invece, i prelievi di contante allo sportello automatico (ATM) possono produrre spese e/o commissioni, soprattutto se effettuati presso una banca diversa da quella che ha emesso la carta.


Ho bisogno di una carta di credito? 


La carta di credito consente di acquistare nei negozi, via internet, via telefono, e in tutto il mondo, beni e servizi senza pagare in contanti. Il rilascio e l'utilizzo di una carta di credito hannodei costi per il cliente, quali: canone annuo e, quando viene richiesto il pagamento rateale, interessi.


Utilizzerò il conto per pagamenti ricorrenti, quali affitti, utenze, telepass, rate del mutuo?


Il cliente può richiedere che il pagamento avvenga in automatico, riducendo il tempo e l'impegno da dedicare a queste incombenze.


Potrei aver bisogno di un fido?


Occorre valutare attentamente questa esigenza. Un eventuale scoperto di conto corrente è più flessibile di altre forme di finanziamentoma anche più costoso.


Mi occorrono altri servizi associati al c/c ( per sempio cassette di sicurezza o titoli) ?


Spesso le banche offrono conti a "pacchetto", che comprendono anche servizi accessori al conto corrente. La loro convenienza dipende da quanto il cliente abbia realmente bisogno di questi servizi.


 

Dalla richiesta alla stipula del contratto di mutuo.

L'istruttoria


Con l'istruttoria l'intermediario verifica il reddito, il patrimonio e le garazie offerte dal cliente per valutare la sua capacità di rimborso nel tempo.


I documenti


Ogni intermediario ha le sue procedure, ma in genere i documenti da presentare riguardano:




  1. informazioni anagrafiche, quali età, residenza, stato civile, eventuali convenzioni patrimoniali stipulate tra coniugi;

  2. informazioniche certificano la capacità di reddito: per i lavoratori dipendenti, la dichiarazione del datore di lavoro che attesta l'anzianità di servizio almeno l'ultimo cedolino dello stipendio e la copia del modello CUD (oppure il modello). Per i lavoratori autonomi o liberi professionisti, le ultime dichiarazioni dei redditi, l'estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato, l'attestato di iscrizione all'albo se professionisti;

  3. informazioni relative all'immobile, per esempio la copia del "compromesso" di vendita, la planimetria, il certificato di abitabilità, l'ultimo atto di acquisto o la dichiarazione di successione.


 

Le garanzie


La prima garanzia che l'intermediario richiede è l'ipoteca, che gli dàil diritto di far vendere il bene se il cliente non può restituire il finanziamento. Per determinare il valore dell'immobile, e quindi della garanzia, l'immobile viene prima sottoposto a una perizia. Il cliente può abitare nell'immobile ipotecato e può affittarlo. Venderlo può essere più complicato. Il finanziatore potrebbe richiedere altre garanzie oltre l'ipoteca, per esempio quando il cliente ha un reddito basso rispetto alle rate, non ha un lavoro stabile o chiede un mutuo per un ammontare superiore all'80% del valore dell'immobile. Tra le garanzie più diffuse c'è la fideussione, rilasciata da un soggetto diverso dal cliente che richiede il mutuo. Con la fideussione il garante risponde della restituzione dell'intero finanziamento con tutti i suoi beni.


I tempi


I tempi per ottenere il mutuo, cioè quelli che intercorrono tra la presentazione della documentazione e l'effettiva erogazione della somma, oscillano di solito dai 30 ai 60 giorni.


I principali passi sono:




  1. richiesta e presentazione dei documenti,

  2. valutazione del reddito,

  3. perizia tecnica e relazione notarile,

  4. delibera finale sulla successione del finanziamento,

  5. firma del contratto,

  6. erogazione del mutuo.


 

Il cliente può scegliere il notaio a cui rivolgersi. Il mutuo di solito non viene erogato il giorno della firma del contratto, ma solo dopo alcuni giorni, quando secondola legge l'ipoteca ha normalmente raggiunto un maggior grado di sicurezza.

Altri elementi da considerare nella scelta del mutuo.

Parametro di riferimento e spread

Il tasso di interesse è determinato in base a parametri fissati sui mercati monetari e finanziari, cui l'intermediario aggiunge una maggiorazione, detta spread, che rappresenta la differenza tra il parametro di riferimento ed il tasso applicato. Di solito il parametro di riferimento per il tasso fisso è l'Euris, per il tasso variabile i paramentri di riferimento sono l'Euribor oppure il tasso fisso ufficiale fissato dalla Banca Centrale Europea.


Altri costi


Al tasso di interesse e alle imposte vanno aggiunti:





  • il compenso all'intermediario per le spese di istruttoria che può essere calcolato sia in misura fissa sia in misura percentuale sull'ammontare del finanziamento;


  • le spese di perizia, che possono essere richieste per la valutazione dell'immobile da ipotecare;


  • le spese notarili per il contratto di mutuo e l'iscrizione dell'ipoteca nei registri immobiliari;


  • il costo del premio di assicurazione a copertura di danni sull'immobile ed eventualmente dei rischi legati ad eventi relativi alla vita del cliente che potrebbero impedirgli di rimborsare il prestito;


  • altre spese: commissione annua di gestione pratica, spese incasso rata, spese invio comunicazioni.


 


Confrontare le offerte di più intermediari


I tassi e le condizioni offerti dai diversi intermediari possono variare anche di molto. Oggi quasi tutti gli intermediari hanno un sito internet sul quale pubblicano il Foglio Informativo di ciascun mutuo: è quindi possibile confrontare le offerte con tutta la calma necessaria. Un importante elemento da valutare e confrontare è il TAEG ( Tasso Annuo Effettivo Globale), che tutti gli intermediari devono pubblicare per legge sui Fogli Informativi. Il TAEG è una sintesi del costo complessivo del mutuo, che comprende il tasso di interesse (e quindi anche lo spread applicato dall'intermediario) e le altre voci di spesa ( ad esempio spese di istruttoria della pratica e di riscossione della pratica).

Principali tipi di mutuo.

Mutuo a tasso fisso


Il tasso di interesse resta quello fissato dal contratto per tutta la durata del mutuo. Lo svantaggio è non poter sfruttare eventuali riduzioni di tassi di mercato. Il tasso fisso è consigliabile a chi vuole essere certo degli importi delle singole rate e dell'ammontare complessivo del debito da restituire sin dal momento della firma del contratto. A fronte di questo vantaggio l'intermediario spesso applica condizioni più onerose rispetto al mutuo a tasso variabile.


Mutuo a tasso variabile


Il tasso di interesse può variare a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza secondo le oscillazioni del parametro di riferimento, di solito un tasso di mercato o di politica monetaria. Il rischio principale è l'aumento imprevedibile dell'importo o del numero delle rate. A parità di durata,  tassi variabili all'inizio sono più bassi di quelli fissi, ma possono aumentare nel tempo, facendo così aumentare le rate, anche in misura consistente. Il tasso variabile è consigliabile a chi vuole un tasso sempre in linea con l'andamento del mercato e può sostenere eventuali aumenti dell'importo delle rate.


Mutuo a tasso misto


Il tasso di interesse può passare da fisso a variabile ( o viceversa) a scadenze fisse e/o a determinate condizioni indicate nel contratto. Vantaggi e svantaggi sono alternativamente quelli del tasso fisso o del tasso variabile. Questa flessibilità può comportare un tasso maggiore. Il tasso misto è consigliabile a chi, al momento della stipula, preferisce non prendere ancora una decisione definitiva sul tipo di tasso.


Mutui a due tipi di tasso


Il mutuo è suddiviso in due parti: una con il tasso fisso, una con il tasso variabile. Il doppio tasso è consigliabile a chi preferisce una soluzione intermedia tra il tasso fisso e il tasso variabile, equilibrando vantaggi e svantaggi di ciascuno.


Mutuo a tasso agevolato


In alcuni casi gli enti pubblici possono contribuire al pagamento degli interessi del mutuo.